Sviluppatore: SomaSim
Editore: Kasedo Games
Genere: Strategia/Simulazione Gestionale
Piattaforme: PC (Steam), Xbox, PlayStation 5
Prezzo: 29,99$ / 24,99£ / 29,99€
Data di uscita: 3 giugno 2025
Sei anni dopo il primo capitolo, Rise of Industry torna con un sequel che trasporta i giocatori negli Stati Uniti degli anni '80, un'epoca perfetta per l'espansione industriale sfrenata. Sviluppato da SomaSim e pubblicato da Kasedo Games, questo gestionale di business promette fogli di calcolo, catene di valore e globalizzazione in un pacchetto dall'estetica nostalgica.
Un Tuffo nel Passato Corporate
L'ambientazione negli anni '80 non è solo una scelta estetica, ma il cuore pulsante dell'esperienza. Rise of Industry 2 cattura perfettamente l'atmosfera dell'epoca con una presentazione visiva che mescola grafica low-poly pulita e dettagli che evocano l'era delle cassette e della tecnologia analogica. I cutscene in live-action sono un tocco brillante: un attore carismatico vi impartisce direttive aziendali attraverso un televisore a tubo catodico controllabile, mescolando perfettamente il cinismo corporate degli anni '80 con un umorismo che non prende mai troppo sul serio se stesso.
"Andate pure ad abbattere quella foresta per vendere carta - almeno l'azienda ci guadagna quando la multa per deforestazione viene stampata su di essa": capitalismo spregiudicato servito con un sorriso sardonico.
Costruire un Impero, un complesso alla volta
Il gameplay ruota attorno all'espansione continua attraverso la costruzione di complessi industriali specializzati. Partendo dal vostro Quartier Generale, che funge da snodo centrale per import ed export, dovrete pianificare miniere, fabbriche, centrali elettriche e impianti di smaltimento rifiuti. La gestione dello spazio è cruciale: ogni complesso ha dimensioni limitate, costringendo a pianificare attentamente la logistica, ma finché tutto è collegato da strade, il sistema funziona.
Il gioco brilla nella sua complessità sistemica. Non si tratta solo di piazzare edifici e aspettare i profitti: dovete gestire catene di approvvigionamento intricate, firmare contratti con altre aziende, mantenere relazioni con i governi locali e assumere un team di dirigenti per accelerare ricerca, acquisizioni territoriali e gestione sindacale. Il sistema sociale è particolarmente importante: costruire connessioni con altre compagnie e figure chiave come il sindaco apre la strada a migliori accordi e benefici esclusivi.
La curva d'apprendimento: ripida ma gratificante
Qui emerge il principale limite del gioco: l'accessibilità. Il tutorial, pur necessario, è lungo (circa un'ora) e pesantemente basato su testi da leggere, senza tracciamento automatico dei progressi. Anche dopo averlo completato, molti giocatori si troveranno spaesati di fronte a problemi specifici, costretti a navigare in menu complessi alla ricerca di soluzioni.
L'interfaccia utente, pur stilisticamente coerente con l'estetica retrò, presenta alcune lacune: impossibilità di cercare nel glossario, liste scorrevoli infinite per selezionare complessi specifici, e limitazioni nella costruzione (non si possono posare strade parallele sotto le linee elettriche, ad esempio). La mancanza di una visuale molto ampia o di una mappa generale rende difficile organizzare espansioni su larga scala.
Un ritmo tutto vostro
Rise of Industry 2 appartiene decisamente alla categoria dei gestionali "cozy": niente timer incalzanti, niente apocalissi imminenti. Il ritmo è completamente nelle mani del giocatore, permettendo di pianificare con calma o di espandere aggressivamente secondo le proprie preferenze. Con 15 mappe e potenziale di ottimizzazione praticamente infinito, ogni scenario può facilmente durare oltre 100 ore prima di incontrare veri vincoli (credo, sinceramente non sono arrivato a 100 ore :) ).
I grafici e le statistiche dettagliate diventano strumenti indispensabili dopo le prime ore di gioco, aiutando a identificare opportunità di crescita e colli di bottiglia nella produzione. La personalizzazione è estesa: colori personalizzabili per gli edifici, etichette persistenti, e la possibilità di sostituire la colonna sonora con la propria musica (moooolto figo).
Un sequel controverso ma solido
È importante menzionare la controversia che circonda questo titolo: Kasedo Games ha acquisito la proprietà intellettuale dallo sviluppatore originale (Dapper Penguin Studios) in circostanze che il creatore originale descrive come coercitive. Questo sequel è sviluppato da SomaSim invece che dal team originale, sollevando questioni sulla legittimità del progetto.
Controversie a parte, dal punto di vista puramente ludico, Rise of Industry 2 è un prodotto solido che cattura l'ambizione dell'espansionismo industriale, anche se occasionalmente piega sotto il peso della propria complessità.
Verdetto
Rise of Industry 2 è un gestionale di nicchia ben realizzato che ricompenserà i giocatori pazienti e metodici. Non è costruito per sessioni veloci o gioco casuale - almeno inizialmente - ma offre un'esperienza impressionante e dettagliata per chi ha tempo e interesse per approfondire davvero i suoi sistemi.
Se amate i giochi che premiano la pianificazione a lungo termine, l'ottimizzazione di ogni aspetto di un sistema complesso, e avete la pazienza di superare una curva d'apprendimento ripida, questo potrebbe essere il vostro prossimo grande investimento temporale. Per tutti gli altri, l'esperienza potrebbe risultare più frustrante che gratificante.
Voto: 7/10 - Un gestionale profondo e stiloso che richiede dedizione, ma ripaga chi è disposto a investire il tempo necessario.