Non sono solito fare la classica lista dei buoni propositi per il nuovo anno, sopratutto sapendo benissimo che non ne porterei a termine neanche uno.
Per questo nuovo anno invece ho deciso di fare quello che in gergo si chiama ‘rebranding’, una nuova brand identity per la newsletter e per non rischiare di non portare a termine questo proposito mi sono già mosso con le prime azioni. Quello che vedete qua sotto è il nuovo logo (anzi logo + logotipo) con il nuovo nome della newsletter: Il Giocatore.
Nelle ultime settimane mi sono trovato a dover parlare della newsletter e solitamente la prima cosa che mi chiedono è il nome. Lukather’s Trove è decisamente troppo complicato sia nella pronuncia sia nel modo in cui va scritto, sopratutto considerando il passaggio all’italiano e ad un audience non sempre avvezza alla lingua di Albione (ma onestamente è un nome complicato anche per gli anglofoni).
La ricerca di un nuovo nome non è stata semplicissima perché volevo seguire alcune linee guida che mi sono dato:
Non deve contenere riferimenti a “indie”. Questo per non chiudermi ad eventuali aperture future rispetto a giochi doppia e tripla A.
Nessun riferimento esplicito ai videogiochi. Anche in questo caso per non limitarmi nel trattare solo videogiochi, ma poter allargare gli orizzonti ai giochi di ruolo e da tavolo. Ne ho una sessantina, qualcosa da dire potrei averla.
Un logo che richiami il “gioco”, ma che, nuovamente, non leghi a uno specifico ambito (un d20, un pedone degli scacchi, un gamepad).
È una newsletter personale, è la mia newsletter e io mi ritengo un giocatore, non un giornalista, non un recensore, non un critico, ma un semplice giocatore che ha molta passione per il gioco. Questa passione mi porta a leggere molto, ad informarmi e a cercare di andare oltre al solo ‘giocare’, passione che spero di riuscire a trasmettere tramite quello che scrivo in questo spazio.
Il prossimo numero arriverà quindi da “Il Giocatore”, con il nuovo logo, nuovo nome, nuovi colori. Non spaventatevi, sarò sempre io.
Volevo che questo numero della newsletter fosse una breve informativa sul nuovo nome e il nuovo logo, ma non voglio sprecare il vostro tempo e il vostro spazio email senza darvi almeno uno spunto di riflessione o qualche aggiornamento relativo ai nostri amati giochi.
Proprio pensando ai miei ultimi giorni da giocatore e vedendo anche i risultati dei classici resoconti di fine anno delle varie piattaforme (ho visto solo quella Xbox, a onor del vero) ho pensato di uscire allo scoperto e confessare che, nonostante ami i giochi indie, gioco anche moltissimi giochi AA e AAA. Questi che vedete di seguito sono i giochi che ho lanciato ultimamente su PC e Steam Deck.
Della mia fissa per il multiplayer di CoD vi avevo già parlato nello scorso numero. Il numero di indie che sto giocando è comunque sempre molto alto. Sto recuperando Stray, The Messenger e Subnautica (tutti su Steam Deck). Shroud of the Avatar è l’ultimo fallimento di Richard Garriot aka Lord British, un MMO nato morto con meccaniche vecchie, animazioni e grafica antiquate, inguardabile e ingiocabile, già disinstallato. Home Run High è uno delle decine di gestionali sviluppati da Kairosoft, preso in bundle con altri 3, sempre divertenti.
Di Garden Story ve ne parlerò nel prossimo numero perché credo meriti un po’ di spazio. Wild Hearts è un surrogato di Monster Hunter con alcune interessanti differenze che lo rendono godibile, lo sto giocando perché è finalmente uscito su GamePass (EA Play).
La presentazione di Light No Fire da parte di Sean Murray di Hello Games al TGA mi ha fatto venire voglia di reinstallare NMS e di provare a giocarci di nuovo dopo vari tentativi falliti, non sono un grande amante dei survival e infatti in questo caso ho scelto la modalità “relaxed” (non ricordo precisamente come si chiami) che elimina un po’ delle rotture di balle tipiche di questo genere di giochi (farming incontrollato anche solo per utilizzare le armi e l’astronave), per ora mi sta piacendo.
Flight Simulator probabilmente meriterebbe una newsletter dedicata per quante sono le cose che è possibile fare all’interno, ma anche all’esterno, del gioco. Chissà, forse un giorno dedicherò veramente un numero della newsletter solo a lui.
E voi cosa state giocando in questo momento?
Bello il nuovo nome! Io ho iniziato Death stranding...
Mi piace molto il nuovo nome!